Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio.

e per la

Fondazione dello Stato Etico

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I° NON E’ POSSIBILE ARRICCHIRE MAI - QUANTO MENO AL DI FUORI DI UNA DATA COMUNITA’ - SE NON SFRUTTANDO GLI OPERAI O TRUFFANDO I CLIENTI. Anche i doni della Natura sono utilizzabili soltanto con il concorso di tutti. Pertanto il primato della proprietà collettiva su quella privata non verrà mai messo in discussione nell’assoluto rispetto dei bisogni - purchè meritati - materiali e spirituali della singola persona sempre da considerare membro della grande Famiglia nazionale.

E’ questo il Principio di Ragion Pratica pervadente il pensiro politico di uomini che da lontano sfidano il futuro, consapevoli del più realistico pessimismo antropologico ma anche attratti dall’Utopia vista come illimitato orizzonte luminoso posto sul cammino dell’Umanità allo scopo di sentire sempre più storicamente grande la portata cosmica dell’impresa nobile ed altruistica. Infatti i credenti nella Palingenesi per la Fondazione dello Stato Etico hanno chiara coscienza dell’assoluta necessità di fratturare la stagnazione con la configurazione di un nuovo orizzonte storico come sfondo dell’evento chiliastico dotato di sufficiente forza propulsiva e fenomenologica ma anche inserito in una dinamica costitutivamente proto-borghese e dunque rivolta alla razionalizzazione distributiva della ricchezza collettiva ricorrentemente espropriata dalla logica dominatrice del Capitalismo.

Il sistema economico della Palingenesi risponde indissolubilmente al dettame della Volontà Generale così come fu delineato da Platone, dai Neoplotonici, da Rousseau e massimamente da Hegel ed anche da Giovanni Gentile, infimo traditore dello Stato Etico e per questo conseguentemente giustiziato.

La Confluenza Palingenetica non si appella alla lotta di classe intesa come cozzante contrapposizione politica di enormi masse; essa punta invece direttamente allo scontro all’ìnterno medesimo delle singole istituzioni dello Stato.

Per tutti la vita dovrà essere un’occasione da non perdere, da trascorrere ricercando socialmente la felicità nella gioia della condivisione e da progettare luminosamente senza alcun senso di colpa ma possibilmente intrisa di quell’eroico furore così sentitamente espresso da Giordano Bruno.

II° Chi è il Popolo. La Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio e per la Fondazione dello Stato Etico è costitutivamente aperta al Popolo-classe-media aristotelicamente inteso: ossia a coloro che non sfruttano ingannando nè sono con la menzogna sfruttati da alcuno ed a tutti coloro che intendono mai più opprimere nè più continuare ad essere, senza giusta mercede, adoperati. Coloro che vivono di rendita, che non faticano, che esportano ricchezza e capitali o che consumano molto più di quanto producono, al pari dei miserabili che intendono rimanere tali, sono tutti nemici del Popolo e per questo candidati alla ghigliottina, specialmente se si oppongono al mutamento del loro stato sociale.

III° La sostanza del Diritto Naturale. La Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio fa sua la grande delusione della Civiltà Occidentale che, all’indomani della Prima Guerra Mondiale, venne espressa con il rifiuto del Diritto Romano visto come prima specifica istituzionalizzazione di un assetto materialistico del Mondo costitutivo dell’atomismo privatistico dissennato, disorganico e disorganizzante perpetrato funzionalisticamente, in base ai miopi interessi di classe, dalla grande borghesia multinazionale anglosassone, nonchè dalla grande finanza giudaico-massonica e cattolico-clericale. Parimenti la Palingenesi si dichiara nemica di ogni orgoglio municipalistico, così come della rissosità partigiana e campanilistica e dell’esasperato conseguimento della libertà d’indifferenza e senza scopo espressa dall’indeterminismo psichico: tutti elementi fortemente contrari all’idea di una società realmente organica, fraterna e liberata così come venne delineata dalla fase giacobina della Rivoluzione Francese

La Palingenesi è consapevole di muovere dagli stessi presupposti da cui nacquero tutti i regimi nazi-fascicti del Novecento: pur tuttavia ogni accostamento ad essi sarà comunque sempre sdegnosamente ricusato per il fatto che essi non si adoperarono mai effettualmente alla necessaria correzione delle varie forme di produzione capitalistica dalle quali sempre nefasto germina l’individualismo atomistico.

IV° La saldezza dell’unità nazionale. La Confluenza Palingenetica si rivolge ad una universalità di individui accomunati dallo stesso cammino storico avvenuto in un medesimo teatro geopolitico sul quale si siano fuse le loro vicende generazionali. Nell’attuale situazione italiana ci sono le condizioni per riparare il gravissimo ritardo storico verso un’effettiva saldezza nazionale - nel passato funestamente paventata dal Papato di Roma - in grado da fugare ogni velleità separatista comunque molto gradita agli stranieri divertiti dalla nostra costitutiva tendenza al separatismo disfattista. La fusione di tutti verso un corale cammino palingenetico sarà garantita dalla perenne vigilanza contro i nemici del Popolo in modo da vanificare ogni tendenza secessionista in seguito alla distruzione dei presupposti di cui si nutre il pericoloso ragionamento della disgregazione nazionale. Di conseguenza anche la lingua italiana e tutta la tradizione culturale della Nazione, anche se costituita da elementi senza dubbio molto differenziati, dovranno sempre poter essere salvaguardate allo specifico scopo di conseguire una vera fusione analoga a quella delle nazioni straniere che per primo hanno percorso la tortuosa strada dell’Unità Nazionale.

L’Italiano e lo straniero Poichè ogni universalità si fonda su ciò che resta omogeneo e indivisibile, pur nella consapevolezza che non esiste attualmente alcuna razza italica, la Confluenza Palingenetica non prescinderà mai dalla diversità profonda intercorrente tra l’Italianità e le moltitudini provenienti dal Sud del Mondo - adescate da un capitalismo sempre affamato di neo-schiavismo - le quali non faranno mai parte del Popolo Italiano. Saranno però italiani i loro figli se nati da matrimonio con un coniuge italiano. Tuttavia l’Italia Palingenetica si adopererà alla rimozione di tutte le condizioni di invivibilità e di conseguente fuga dal cosiddetto Terzo Mondo nell’auspicio che ogni popolo della Terra possa seguire palingeneticamente l’esempio degli Italiani.

VI° Il ricorrente spirito battesimale della condanna a morte. La Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio e per la Fondazione dello Stato Etico crede nella reciproca corrispondenza di Amore e di Odio essendo più che ovvio il fatto che anche l’odio contro coloro che attentano agli oggetti del nostro amore sortisce in una manifestazione d’amore verso ciò che ci sta veramente a cuore; pertanto essa fa della condanna a morte mediante la Ghigliottina un solido punto di riferimento teoretico e pratico. Ogni decollazione pertanto fungerà da sacra ritualità entro la quale il reo - vittima giustamente sacrificale - verserà tutto il suo sangue peccaminoso sulla Terra-madre offesa per il male arrecato al suo figlio-Popolo al quale il Sacerdote-carnefice darà ogni volta la possibilità di una sublime catarsi necessaria quanto irripetibile per nutrire la coscienza dell’unità popolare.

Tutti i militanti della Confleunza Palingenetica dimostreranno di credere nell’altissimo valore etico della condanna capitale sottoscrivendo di autorizzarla su se stessi nel caso di sopraggiunte patologie criminali conclamate in eventuali follie omicide e gratuite specialmente contro gli inermi. Un’esemplare supplizio sarà riservato a coloro nei quali verranno scoperte predisposizioni o tendenze pedofili ad ogni livello e comunque tale da distruggere anche momentaneamente la dignità umana e l’equilibrio psichico dei bambini.

VII° Sulla nuova religiosità palingenetica. Nella nuova Era di rinascita ogni culto per la trascendenza teologica sarà considerato come insulto sacrilego alla Razionalità: infatti da esso muove la ragion d’essere di ogni clero da cui derivano tutte le possibilità di ulteriori inganni al Popolo onesto e laborioso. Parimenti viene condannato l’ateismo materialista sia dichiarato che inconsciamente sublimato nelle pratiche religiose riguardanti il dogma fondato sul dualismo di Materia-Speirito.

La dicotomia tra Spirito e Matera verrà definitivamente diluita da un solido senso religioso: poichè lo Spirito non può che realizzarsi nella Materia e la Materia è costantemente spiritualizzata dal Pensiero stesso il quale di per sè è la più eccelsa manifestazione dello Spirito, la profonda mistica della Palingenesi si muoverà per la Spiritualizzazione della Materia e la Materializzazione dello Spirito.

L’esistenza di Dio così come la mortalità dell’anima sono aristotelicamente accettate dalla Confluenza Palingenetica ma con due fondamentali correzioni: Dio è l’Umanità stessa che agisce e diviene nel Mondo e l’anima è l’infantile risposta al rifiuto dell’accettazione eroica dell’annientamento individuale cui ognuno sarà destinato dopo la morte. L’anima vera ed immortale altro non è che il Popolo in cui sopravvivono le oprere grandi degli antenati illustri.

VIII° La soluzione finale per ogni religione positiva e rivelata Ciò che non riuscì a Federico II di Svevia, a Luigi XIV, a Federico II di Prussia, a Napoleone Buonaparte, a Napoleone III, a Bismark, a Mussolini e ad Hitler sarà immediatamente perseguito dalla Confluenza Palingenetica: ogni resistenza gerarchico-clericalistica avrà la sua soluzione finale secondo le indicazioni di Bruno, Robespierre e di Mazzini. Tutti i fedeli sia delle grandi religioni giudaico-cristiane che delle innumerevoli sette saranno vivamente invitati a dimostrare la loro fede in un Dio che li attende in cielo disponendosi spontaneamente al supplizio. Particolare sarà la circospezione contro giudei - specialisti da sempre nell’ammorbare le coscienze ed il pensiero metafisico dell’Occidente con stupidi sensi di colpa - e di conseguenza contro gli islamici: i quali aggiungono agli egoistici deliri del <Principio del piacere> infantil-religioso del loro <giudaismo beduinizzato> la funestissima credenza nell’immortalità dell’anima e dell’esitenza, nell’al di là, del paradiso e dell’inferno.

Gli edifici di culto e i templi diverranno luoghi per esperienze di collettivismo mistico e contemplativo in cui cogliere le sublimi intuizioni verso il Dio-in-Noi e Noi-in-Dio.

L’impegno per la vigilanza contro qualsiasi forma di ateismo o di trascendenza - quest’ultima è l’equivalente del primo - verrà esercitato con il mantenimento rigorosamente antidogmatico dell’assoluta libertà di pensiero sotto la propria responsabilità nè sarà ad alcuno mai consentito di redigere registri segreti per nessuno scopo, specie se inquisitorio.

IX° Come scegliere i rappresentanti del Popolo. La Confluenza Palingenetica è costitutivamente contraria al sistema elettoralistico perchè esso è mera espressione di interessi privati che frantumano inesorabilmente lo <spirito di un Popolo>, così come sempre hanno dimostrato di agire le cosiddette ‘’democrazie parlamentari’’ le cui assemblee legislative altro non sono state che stanchi bivacchi nei quali ratificare passivamente le grandi iniziative anti-popolari dell’economia capitalista in cambio di esosi stipendi a spalle del Popolo così doppiamente ingannato.

Anche per questo motivo essa è sensibile all’altissimo valore dell’educazione. Sono educatori coloro che sanno di più e che hanno sempre dimostrato una condotta ineccepibile. Essi forniranno sempre il buon esempio e ad essi verranno offerti preferenzialmente le cariche politiche consistenti, costitutivamente per la Palingenesi, nella redistribuzione della ricchezza - prodotta ovviamente dal Popolo - ai membri stessi di cui è fatto il Popolo ed in funzione delle reali esigenze di ogni cittadino.

. I politici-educatori saranno a carico del Popolo ma non potranno possedere ricchezze personali e saranno guardati a vista dagli armati preposti alla difesa di quello stesso Popolo che li sostenta e che sempre ne esigerà il resoconto periodico e la facoltà di revocarne subito il mandato.

X° Come risolvere il (falso) problema della disoccupazione. Le istituzioni avranno il compito primario di contrastare l’insorgenza di interessi privati che si rivelino lesivi della persona altrui. Il lavoro sarà una condizione irrinunciabile per la dignità dell’individuo e per la serenità del Popolo: a tale scopo verranno definitivamente istituzionalizzati impieghi di lavoro stabile per la salvaguardia del suolo nazionale, delle sue acque e dei paesaggi. Chi deturperà anche minimamente gli ambienti naturali verrà condannato alla ghigliottina con rapida sentenza tribunizia.

Anche la nostra dissennata urbanistica sarà sottoposta ad una trasformazione rivolta al miglioramento della vita così come le esigenze dei bambini, dei malati e degli anziani saranno rigorosamente sostentate dalla Volontà Generale mediante l’istituzione di specifiche professioni.

Il lavoro organizzato razionalmente con il concorso di più lavoratori verrà necessariamente valutato per la sua resa maggiorata nè verranno affidati lavori < scomodi o indegni > a derelitti stranieri sottopagati motivando la necessità del loro sfrutrtamento con stupide diagnosi sociali: quando il lavoro è sicuro, e ben finanziato l’ispezione di un pozzo nero o il restauro della Cappella Sistina sono impegni di pari dignità.

XI° Seleizione naturale e pianificazione demografica. La mistica, molto cara alla Palingenesi, di Terra e Sangue non farà mistero dell’esigenza inderogabile di una pianificazione demografica dell’Italia e del Mondo atta a ridurre il numero degli abitanti per amore del sacro Suolo nazionale e del Pianeta. Non solo verrà accordata l’eutanasia a chi ne farà espressa richiesta ma sarà necessario procedere all’eliminazione di tutti i parassiti, di coloro che hanno intrapreso una vita dannosa per il Popolo pretendendo molto da esso senza nulla dare in cambio e di tutti coloro che hanno vissuto appostati per colpirlo alle spalle .

XII° I guardiani del Popolo. Poichè il Popolo è sempre sotto le minacce dei suoi nemici e poichè l’<idea di nemico> è pur tuttavia essenziale all’unità popolare, la difesa del Popolo sarà affidata esclusivamente al Popolo tramite cittadini particolarmente dotati di virtuoso coraggio e provata fede nel concetto di <Volontà Generale> e <senso dello Stato "in interiore homine"> .

Essi costituiranno un’unica Guardia Nazionale e saranno unificati da un solo Comando-Comitato il quale a sua volta provvederà a suddividere il ruolo dei guardiani armati in difesa dai nemici interni ed in difesa di quelli esterni.

Coloro che indosseranno le armi non diverranno mai - ed a nessun livello - una casta professionista ma dovranno sottostare ad un ordinamento che ne regolerà la frequente rotazione sia all’interno della vita di caserma che sia riguardo al vicendevole passaggio dalla fase civile a quella militare all’occorrenza reversibili.

Ogni grado gerarchico di responsabilità operativa sarà rigorosamente affidato alla volontà maggioritaria della truppa.

XIII° Abbattimento dei contrasti tra comunisti e fascisti in nome del primato della società. Il risveglio per la rinnovata Coscienza Nazionale non può ignorare la piaga storica della contrapposizione di Comunismo e di Fascismo. Entrambi rientrano pienamente nel Primato della Società sull’individuo e lo stupido contrasto ha sempre favorito il progetto liberista dell’atomizzazione della società secondo la logica del divide et impera. La Confluenza Palingenetica infatti, sublimamente paga della dialettica degli opposti, si fonda sui valori vitalistici del sangue e della morte intesi come mistico rituale di un grandioso riscatto storico del Popolo Italiano.

Il rosso colore del Sangue dai nemici del Popolo versato sul Sacro Suolo della Gran Madre Terra è da collegarsi concettualmente con l’immensa area storico ideologica del Comunismo; il nero colore della Morte dei nemici giustiziati nella piazza più grande o sul campo di battaglia rappresenterà tutta la tradizione della Destra, anche di quella - purchè ravveduta - che determinò pesantemente lo scadimento dell’Italia : di quella stessa Italia ora e comunque ansiosa di un grandioso esordio alle soglie tenebrose di questo Nuovo Millennio.

Camerino 30 dicembre 1997

Cesare-Maria TESTA.

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