L E T T E R A N O V A N T A D U E S I M A.

P r o l o g o . La cartella in cui raccolgo la documentazione delle mie prodezze politico-giudiziarie sta raggiungendo una mole sempre pi?consona alla eccezionalit?dell’intera vicenda nella quale da tempo combatto cos?tanto alacremente per la difesa dei sacri diritti spettanti al Popolo onesto e lavoratore a cui io orgogliosamente dichiaro di appartere.

P r e s e n t a z i o n e . Tra lo stuolo nutrito dei miei nemici coalizzatisi in un’ardua scalata per un esmplare ‘risarcimento danni’, spiccava fino ad oggi la richiesta del Fanucci. Ora per?non ?il solo: c’?quella del prode mercenario Sabbatini Leonardo, un accanito nemico del Popolo travestito da carabiniere ma purtroppo con stipendio da maresciallo maggiore.

Il 20 \ 1 \’98 ho ricevuto dal Sabbatini una legale richiesta di denaro motivata da quanto segue: << ... inviando al maresciallo Sabbatini Leonardo una missiva che conteneva anche le seguenti espressioni a lui rivolte, ne offendeva il prestigio a causa delle sue funzioni di pubblico ufficiale: "invece di impiegare i suoi uomini - come lui pagati coi soldi del Popolo - a perseguire solo la piccola criminalit?comune, il Sabbatini potrebbe interessarsi pi?seriamente al decoro della spesa pubblica intercettando nel famigerato schedario segreto tutti i falsi invalidi dalla sua giurisdizione. Guadagnerebbe cos?molto pi?meritatamente lo stipendio, difendendo i diritti dei bambini infelici, rendendo civile servigio a tutte le famiglie colpite dalla disgrazia della disperazione per l’invalidit?perpetua, compresa quella dell’appuntato Serri, in servizio presso lo stesso presidio camerinese>>.

A parte il fatto di altre ben pi?terribili invettive forse impronunciabili dagli avvocati ma che io ripeter?integralmente ai sospirati dibattimenti processuali che so bene come rendere veramente accusatori,, credo che sia prorio della pochezza mentale di certi Carabinieri incazzarsi per cos?poco tralasciando invece altri ben pi?ingiuriosi contesti. Quando in aula il Popolo conoscer?i fondatissimi temi delle mie invettive, il Sabbatini sar?linciato a morte dalla folla; altro che chiedere sprezzantemente soldi ad un padre terrorizzato di lasciare una figlia totalmente invalida ad uno Stato infettato da mafiosi come il mercenario maresciallo nei secoli fedelissimo a chi meglio lo paga al punto che non rifugge alcuna libidine pur di racimolare qua e l?qualche milioncino in pi?per arrotondarsi lo stipendio.

Pertanto le mie iniziative sono intrise di grandi ideali civili e, nella difesa energica dei miei interessi, mi erigo a protettore dei diritti dei veri invalidi e garante delle legali spettanze alle loro famiglie.

Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio e per la Fondazione dello Stato Etico

Al Comando Generale dei Carabinieri . . . Roma;

al Ministero del’Interno . . . . . . " ;

al Ministero di Grazia e Giustizia . . . . . . " ;

al Ministero del Tesoro . . . . . . . . " ;

al Consiglio Superiore della Magistratura . . . . . . " :

al Presidente della Repubblica . . . . . . . " ;

al Maresciallo Sabbatini . . . . . . Camerino;

agli uomini della Squadra Mobile - Questura di . . . . Macerata;

all’Avvocato Bora . . . . . . . . Camerino;

alla Procura della Repubblica . . . . . . ";

ala ‘’ ‘’ ‘’ . . . . . . Macerata;

alla ‘’ ‘’ ‘’ . . . . . . . Perugia:

alla ‘’ ‘’ ‘’ . . . . . . . Firenze;

alla ‘’ ‘’ ‘’ . . . . . . Bologna:

alla ‘’ della Corte dei Conti . . . . . Ancona;

a vari giornali . . . . . . . . Sedi.

Oggetto: il bocchino del presidente Clinton e

l’inculata al maresciallo Sabbatini.

Chiunque abbia familiarit?con la storia della moneta ben sa che una banca, il cui ruolo costitutivo permane comunque nel tempo quello dell’usura. ci manda sicuramente in rovina nel caso in cui non si riuscisse a restituirle i 10 milioni avuti in prestito. Nel caso in cui per?si trattasse di 10 miliardi avuti in credito e mai pi?restituiti allora in malora ci andrebbe lo stesso istituto finanziario a completo beneficio del debitore fedifrago.

E’ quanto sicuramente ho provocato io ai nemici del Popolo (quello degli artt. 1 e 101 della nostra santissima Costituzione) e miei: li ho talmente ridicolizzati deprivandoli del loro presunto onore di cui comunque - anche se indebitamente - si fregiano al punto che, al pari di banche sofferenti, essi non sono pi?in grado di reagire - a meno che non replichino i rimedi ostentati di recente dal Banco di Napoli - alle mie infuocate incursioni politiche.

Tra i nemici di maggior spicco figurano, in ordine crescente, la bella Borrelli della Corte dei Conti di Ancona; il brutto Fanucci della Procura della Repubblica di Macerata; l’inetto - perch?per ben due volte mi ha mandato a Macerata per farmi interrogare a 45 km dai questurini mentre avrebbe potuto facilmente farlo lui comodamente nel suo ufficio di lavoro ( finto ) - Poloni collega camerinese del precedente; il mercenario Sabatini comandante di un p?di Carabinieri nel mio stesso paese.

Di questi quattro frega-stipendio - ma la coalizione dei miei nemici ? sterminata come l’armata Brancaleone quanto legalmente impotente, almeno fino ad ora - quello a cui va peggio di tutti ?il maresciallo Sabbatini in quanto non ?stato in grado di provvedere ad una immediata partenza del processo per i miei cosiddetti gravissimi reati penali ma dalle imprevedibili conseguenze se ?vero, come ?vero, che i Carabinieri, nonostante la disapprovazione da parte di molti di essi, sono costantemente utilizzati come dei ben ammaestrati cani-pastore (da lager) da aizzare non tanto contro eventuali predatori del gregge quanto, piuttosto, contro le pecore-popolo stesse.

E’ talmente convincente - perch?vero - ci?che affermo e cos? ben fondati i motivi del mio odio per quello spione nemico del Popolo onesto e laborioso al punto che, dopo quasi due anni dall’inizio dei miei assalti epistolari, quel fellone non ?riuscito a mobilitare neanche un vecchio appuntato disposto a non farlo sentire abbandonato, come un cane rognoso, all’eventuale dibattimento che ben so io come renderlo veramente accusatorio al cospetto del Popolo risentitamente offeso.

E’ ben noto infatti che se negli ambienti militari manca il cosiddetto spirito di corpo ci??un pessimo segnale da cui ?facile evincere il persistere di un clima di contrasti tale che - quando tutto ci?accade tra coloro che portano le armi - allora ci?non fa presagire nulla di sereno, specie a fronte delle tensioni politiche con Finanza e Polizia e sullo sfondo cupo di un debito pubblico galoppante esponenzialmente verso i tre milioni di miliardi.

Infatti con la lettera 61.ma del 1 \ 12 \ ‘96 sarebbero stati gi? ampiamente reperibili tutti gli elementi necessari ad un processo cosiddetto per direttissima ma il sonnecchioso apparato agrituristico-giudiziario camerinese ha - ovviamente per motivi validissimi di una data logica politico-amministrativa, non certo la mia - optato per l’andatura della tartaruga anzich?per quella del pi?voloce Achille, nonostante appaia in ogni avviso di citazione a giudizio la seguente specificazione di evidente incremento penale: << Con l’aggravante della recidiva reiterata specifica infra-quinquennale >>.

In realt?le cose stanno in modo tale che le quattro procure che pelano le mie patate bollenti farebbero molto, ma molto ben volentieri a meno di fingere di istruire i miei incelebrabili processi perch?hanno compreso che il movente dei miei comportamenti non solo ?nobilissimo ma politicamente deflagrante data la presenza di materiale a < molecola molto instabile > sparso a dritta e a manca sull’attuale situazione sociale italiana di questo convulso fine-Millennio.

Dunque sono io ad essere l’omologo del filibustiere che dopo aver convinto la banca a farsi consegnare 10 miliardi non ci pensa neppure di restituirglieli e cos?facendo nei guai non c’?lui ma chi gli ha fatto ingenuamente cos?tanto credito.

In rapporto a questo percorso argomentativo, in fondo anche i nemici miei e del Popolo mi hanno dato cos?tanto credito dal momento in cui essi hanno frettolosamente supposto che io non avrei potuto durare a lungo nel tenerli a bada con la mia fronte cos?sprezzantemente tanto a lungo tenuta alta. Essi infatti, a forza di starci dentro, sono troppo abituati a considerare quella italiana una moltitudine di conigli pecoroni bravi solo a saltare per primi sul carro dell’ultimo vincitore per cogliere senza fatica alcuna i frutti di una immeritata vittoria ed io mi rifiuto sdegnosamente di essere annoverato tra i mentecatti di questa stracciona umanit?

Infatti questo 92* documento prende spunto da un ridicolo atto di costituzione di parte civile a me pervenuto il 20 gennaio ‘98. In quell’atto ufficiale di alta imbecillit?patrocinato dall’avv. De Rosa il prode Sabbatini, emulo del Fanucci, vuole essere risarcito in denaro - come arrotondamento dell’imminente buoniscita del sospirato collocamento a riposo - per le atroci sofferenze morali a cui ?stato da me sottoposto anche questo pover’uomo. In modo specifico viene fatto riferimento - come gi?detto sopra - alla lettera 61.ma diretta al Ministero del Tesoro il quale a sua volta dubitava della conclamata invalidit? della mia terzogenita; pi?sotto si fa cenno alla semplice allocuzione di sbirro mercenario tratta dalla missiva 64.ma del 28 \ 02 \ ‘97. Quella lettera contiene invece molte altre orribili ingiurie che sia i miei inquisitori che il poveretto in divisa e stipendio da maresciallo non ripetono mai e quando del peccato e del peccatore conviene non parlare vuol dire che non ?proprio cos?scontato che egli si trovi dalla parte del torto.

Tuttavia la meraviglia pi?incredibile ed addirittura inenarrabile ? data dalla totale latitanza del Comando Generale dei Carabinieri. Infatti le mie sacrosante e ben motivate incursioni sono state sempre inviate anche alle supreme gerarchie del regime italiano e chiunque al mio posto si sarebbe aspettato un resoconto da parte di qualche alto ufficiale del Corpo - cos?tanto impropriamente detto Arma - risolutamente deciso ad ascoltarmi di persona per cercare di capire inequivocabilmente dalla mia viva voce il senso di tutta la vicenda. Invece nessun magistrato mi ha mai convocato per interrogarmi direttamente e le tre o quattro volte che sono stato da qualcuno chiamato a render conto, ci??avvenuto sempre per delega. Mi sono cos? trovato di fronte ad un paio di sottufficiali dei CC e ad un altro paio di poliziotti ai quali ho in pratica io stesso dovuto suggerire quali domande farmi e come rivolgerle. Tutto ci??segnale gravissimo di debolezza politica delle cosiddette istituzioni democratiche le quali, nella loro costitutiva ottusit? non sono per?riuscite a capire che sulla mia singolare vicenda politico-giudiziaria si ?accumulato un potenziale cos? intenso dal quale finora si ?data ampia prova dell’enorme svantaggio che il potere trarrebbe dalla sua divulgazione all’opinione pubblica.

Mi sarei aspettato perci?di vedere una qualificata rappresentanza nazionale di Carabinieri farsi avanti come rivendicatrice della cosiddetta costituzione di parte civile a nome di tutto il prestigioso Corpo dell’Esircito Italiano essendo buona norma, allorquando si difende un uomo in divisa ingiuriato, aspettarsi il rancoroso quanto ovvio risentimento di tutti i suoi commilitoni. Tanto grande ? l’ipocrisia costitutiva dell’animo umano che, se non si creano le condizioni sartriane del cosiddetto gruppo umano in fusione, il personaggio <Giuda> che si vende Cristo per trenta denari neppure d’oro e poi dal rimorso si impicca fa proprio una gran bella figura di fronte alla sterminata maggioranza di coloro che se lo vendono per trenta lire e senza un bench?minimo rimorso, a fronte del realistico principio pratico secondo il quale siamo tutti nei secoli fedeli a chi meglio ci paga!

Quest’uomo-bersaglio dei miei strali epistolari ?stato dunque lasciato solo per tre solidissimi motivi

1) perch?all’interno dei CC ci sono contrasti e fermenti politici - analoghi a quelli vissuti dalla Guardia Pretoriana nelle ricorrenti crisi del tardo Impero Romano - in vista dell’imminente bancartotta italiana;

2) perch?si ?capito che le mie iniziative sono razionali e profondamente motivate;

3) per tutti e due i motivi sopra descritti.

Mentre allora il presidente Clinton ?stato travolto dalla sua stessa passione per i pompini ma potr?rifarsi della beffa infertagli dalla bella bocchinara Monica Levinski e dal giudice super procuratore repubblicano Starr, scatenando - agli occhi dei suoi elettori - sicuramente fra pochi giorni un inferno su Bagdad, di contrappasso il povero Sabbatini l’ha preso nel culo proprio bene da me - ?ovvio - ma soprattutto dai suoi generali romani che si sono sempre defilati ai miei strali che avrebbero potuto colpirli di rimbalzo. Non essendogli per adesso conveniente scaricarmi addosso la sua pistola cerca ora di attutirsi l’erosione del fegato minacciandomi con uno stupido atto di costituzione di parte civile bussando cassa e misconoscendo, quel balordo, che io mi batto chiliasticamente per una societ?pi?giusta, fraterna e liberata al di fuori della quale vive male anche tutta la famiglia di un carabiniere.

Dovrei essere io invece a presentargli un bel conto; anzi, non occorre affatto la mia iniziativa cosiddetta legale: sar?l’intero Popolo Italiano a costituirsi parte civile perch?le offese che egli gli ha arrecato, tramite la persona di mia figlia infelice e mia, sono molto pi?profonde di quelle che - anche se molto appropriatamente - abbia io mai potuto in qualche modo inferre a lui.

Camerino, 31 gennaio 1998

Cesare-Maria TESTA

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