LETTERA SESTA
P r o l o g o . Non é difficile apprendere dai giornali o riviste specifiche quanto grande sia la presenza nei ruoli della Magistratura, della Polizia, delle Forze Armate e della burocrazia di individui provenienti dalle regioni a stretto controllo mafioso quali Sicilia, Campania e Puglie. Nella Prefetturta di Macerata infatti ci sono troppi uomini del Sud e non suoni - per i meridionali, appunto - offensivo quel 'troppi': non sono certamente un massimalista dell'anti-meridionalismo perché tra le persone che più stimo ci sono anche quelle cresciute sulle terre borboniche ma é vero purtroppo che l'infezione mafiosa permane endemica in Sicilia, Campania, Puglie ed ora anche in Calabria. Per meridionali di troppo é da intendere dunque solo i mafiosi contro i quali non si riesce mai a fare terra bruciata perché sono stabilmente infiltrati nelle ghiandole linfatiche dello Stato a causa della necessità sempre impellente di una redistribuzione malavitosa di due o trecento mila miliardi annui di fatturato sporco.
Solo una volontà mafiosa infatti avrebbe potuto dar corpo alla pratica 1793/90 del 2 \ 2 \ 91 emessa dal Prefetto di Macerata in cui si reclamava una nuova estenuante tornata di accertamenti sanitari da ripetere sul corpo di mia figlia Ifigenia.
Per completezza e comodità del lettore viene ora riportato il testo integrale del documento prefettizio.
Oggetto: provvidenze economiche a favore dei minori invalidi
civili - Legge 11/10/1990 N.o 289.
Al fine della concessione delle provvidenze economiche di cui alla legge suddetta istitutiva dell'indennità di frequenza per i minori invalidi civili, si comunica che il Ministero dell'Interno con circolare N.o 12 del 31/10/90 ha precisato che non possono essere ritenuti validi gli esiti degli accertamenti sanitari effettuati dalle UU SS LL fino al 5/9/89.
Conseguentemente, i rappresentanti legali dei minorati di cui trattasi dovranno inoltrare nuova istanza alle competenti commissioni mediche istituite presso le UU SS LL, corredata da apposita documentazione che attesti l'iscrizione o l'eventuale frequenza del minore a trattamenti terapeutici o riabilitativi, a corsi scolastici o a centri di formazione o di addestramento professionale.
F.to: il vice prefetto vicario Squaccia.
P r e s e n t a z i o n e . La mia bambina, nonostante la corposa cartella clinica, veniva ancora considerata alla stregua di uno dei milioni di falsi invalidi che imperversano gravando impunemente sulla finanza pubblica in cambio del voto alla Democrazia Cristiana. Già si parla nel 1991 di infernali voragini della spesa sociale ma non si ha, come sempre, il coraggio politico di sopprimere le invalidità illegali in quanto ciò, come sempre, avrebbe potuto determinare gravi incognite politiche rovinosamente incombenti sul futuro demagogico dei nostri bei parlamentari. Questo ragionamento non era teorema ma dato effettuale della realtà: in nessuna democrazia parlamentare infatti si é potuto mai fare qualcosa di veramente innovativo perchè il nuovo scontenta sempre chi risiede ai vertici della piramide sociale ed inoltre minaccerebbe la rielezione al prossimo evento elettorale.Ciò che invece si é potuto trnquillamente decidere per umiliare l'orgoglio di un padre e la dignità di una bambina infelice é stato l'ipocrita ingiunzione a ripetere tutti gli accertamenti sanitari misconoscendo i precedenti risultati.
Questa è dunque stata la mia risposta inviata al Prefetto maceratese nel pieno della 1^ Guerra del Golfo contro Saddam Hussein.
Al Prefetto di Macerata
oggetto: risposta al prot.1793 / 90
legge 11 / 10 / 1990
La richiesta di ripetere gli accertamenti sanitari nei confronti di mia figlia Ifigenia é stupida quanto grottesca. La bimba é stata colpita da lesioni cerebrali abbastanza gravi da renderla completamente inabile alla deambulazione ed all'uso del linguaggioo fonetico per sordità profonda. Dunque, l'avviso pervenuto é senza fondamento alcuno; tra l'altro, all'USL di Camerino nessuno é stato in grado di fornire chiarimenti in merito.
Se invece si fosse per caso in presenza di una iniziativa di governo per rimediare alle voragini della finanza pubblica, specialmemnte in concomitanza della Guerra del Golfo che per molti insospettabili che contano é una vera manna se non altro perché fornisce loro la preziosa occasione per neutralizzare la nostra Costituzione, il fatto - in tal caso - non mi riguarderebbe.
Mia figlia é veramente svantaggiata ed i relativi accertamenti sulle sue patologie, avvenuti tra l'altro in modo offensivo per la dignità umana di una piccola sventurata, sono un dato di fatto reale e giuridicamente comprovato. Sarebbe come mettere in discussione, nei successivi anni scolastici, lo scrutinio di terza media emesso da una commissione insediata con tutte le garanzie legali della sua competenza. Se il quadro clinico dovesse mutare verso l'alleggerimento della situazione, che va facendosi alquanto pesante, sarò io stesso a comunicarlo.
Non sono certamente queste le corrette modalità d'azione da parte di un ministro dello Stato che si presenta difensore della vita fin dall'attimo della fecondazione, nei confronti di chi é veramente malato. Sono state infatti demagogicamente prodigate milioni di pensioni di invalidità per comperare i voti della Dc: le assicuro che non é il caso di mia figlia e dunque i funzionari dovrebbero fare più chiarezza nel loro operato e considerare soprattutto il fatto che essi sono pagati con i sacrifici del Popolo il quale aspetta da essi giustizia, verità e condotta di vita virtuosa perchè, data la loro posizione, chi é in basso dovrebbe in essi trovare i modelli per un sano comportamento civile e morale.
La verità sta nel fatto che, a chiacchiere, si é sempre ammirevoli nel difendere la vita mentre nel frangente pratico, e specialmente coi bisognosi, si traffica per l'incremento dell'utile privato facendolo invece apparire come utile collettivo. E' quanto sta avvenendo nel versante del Provveditorato per negare un sostegno efficace a mia figlia in nome del risanamento finanziario. Non di risanamento - aggiungo io - si ha bisogno, quanto di bonifica sociale eliminando "biologicamente" tutte le tossine che infestano il tessuto sociale.
Camerino, 25 febbraio 1991
Cesare-Maria TESTA.