L E T T E R A S E S S A N T U N E S I M A

P r o l o g o . Questa lettera é stata composta in riferimento ad un'imbecille iniziativa del Ministero del Tesoro che, intenzionato a fingere di rimettere ordine nei conti pubblici, vuole scovare, con singolare autocertificazione da parte degli interessati, i falsi dai veri invalidi. Tale ridicolaggine imfatti non tiene alcun conto del fatto che la disgraziata gestione democristiana della pubblica sanità, ed anche del pubblico tesoro, ha sempre considerato i malati come un a c c e s s o r i o importante dell'apparato sanitario e previdenziale dello Stato e non invece l'oggetto di primario interesse etico-sociale. In parole semplici, le risorse pubbliche bruciate negli ospedali e nelle commissioni mediche avebbero semplicemente dovuto foraggiare quello schifoso partito che con sempre tanta arroganza ha preteso di incarnare la "volontà generale": la Dc.

Se non che, come tante altre volte si é detto, agli Usa il tampone-Dc contro i filo-sovietici non serve più e dunque senza dollari i voti non si possono comperare; peggio ancora, quelli acquistati con vitalizio perpetuo sono diventati fonte di scandalo europeistico ed internazionale perché ci impediranno di entrare in Maastricht ed in moneta unica a causa dell'enorme debito pubblico che al Natale '96 ha sfiorato i 4O milioni di debito per ogni italiano da zero a cent'anni.

P r e s e n t a z i o n e . La scadenza del 30 novembre '96 della sciocca semi-intimidazione é stata da me volutamente disattesa, anche perchè ero impegnato a compilare tutta questa intera raccolta epistolare ma l'aspetto più scemo del caso é rappresemtato dall'autocertificazioe di invalidità, come se i nostri governanti si dessero tacitamente per certi il fatto che tutti gli invalidi d'Italia fossero in grado di leggere e di tenere comodamente in mano la penna per scrivere.

Come si fa poi a sperare che tutti i finti invalidi autocertifichino spontaneamente la loro reale situazione sanitaria andando così incontro alla soppressione del vitalizio ed alla sanzione penale per truffa allo Stato, alla luce del fatto che manca una vera volontà politica da parte del governo a mettere ordine sulla "previdenza pubblica" e sulla Sanità ?

Perché invece non mobilitare i Carabinieri e le altre polizie - molto bravi nello scovare i delinquenti e per questo pagati dal Popolo - che invece non sono mai stati obbligati da nessun governo ad arrivare alla vera sorgente della malavitosità forse perché, come affermava S. Agostino gli stati sono l'espressione dell'associazioe a delinquere ?

Perchè, ad esempio, invece di inviare al mio domicilio il maresciallo Sabbatini col mandato di sequestro e di dichiarazione della mia pericolosità sociale non gli é stato imposto invece di verificare ufficialmente la stato sanitario di mia figlia ?

Confluenza Palingenetica per il Nuovo Millennio

Alla Dir. Prov. del Tesoro . . . . . . Macerata,

al Ministro del Tesoro . . . . . . Roma e p. c.

al M.llo Sabbatini CC . . . . . . Camerino,

al Prefetto di . . . . . . . . Macerata,

al Ministro dell'Interno . . . . . . Roma.

Oggetto: sulla cretina iniziativa dell'autocertificazione

dell’ invalidità della mia terzogenita Ifigenia.

 

In riferimento al prot. N. 0001283267 ed al prot. N. 0001450354 pervenuti nel settembre '96 espongo quanto segue:

a) la stupida iniziativa del 'governo Prodi' ha superato i limiti di ogni immmaginabile cretinità: sperare che un finto invalido faccia la sua autocertificazione é come pretendere che un evasore reo confesso si penta delle tasse non pagate e si accinga poi a fare non solo il bravo contribuente quanto a restituire tutto il pregresso:

b) la Prefettura di Macerata, della quale sono ormai una "vecchia conoscenza", possiede tutta la certificazione sanitaria relativa alle diagnosi dell'irreversibile condizione fisica della mia terzogenita. Se il Prefetto é stato tanto solerte a spiccare nei miei confronti un infamante decreto di pericoosità sociale non riesco a capire perché non ce l'abbia fatta a racimolare la documentazione sanitaria della bambina depositata nelle polverose scaffalature del "suo" palazzo;

c) invece di impegnare i suoi uomini - come lui pagati coi soldi del Popolo - a perseguire solo la piccola criminalità comune, il M.llo Sabbatini potrebbe interessarsi più seriamente al decoro della 'spesa pubblica' intercettando nel famigerato schedario segreto tutti i falsi invalidi della sua giurisdizione. Guadagnerebbe così molto più meritatamente lo stipendio, difendendo i diritti dei bambini infelici, rendendo civile servigio a tutte le famiglie colpite dalla disgrazia della disperazione per l'invalidità perpetua, compresa quella dell'appuntato Serri, in servizio nello stesso presidio camerinese.

Pertanto, come disprezzo per una classe politica inetta quanto arrogante non compilerò alcuna certificazione, in attesa che venga individuata una prassi burocratica più confacemtesi al concetto di 'Stato di Diritto' che non a quella di "Stato tribale"

Camerino, 1 dicembrre 1996

Cesare-Maria Testa.

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